Chi è il Podologo?

Il podologo è un professionista laureato in podologia, inserito al ministero della sanità nella classe delle lauree di riabilitazione. Esercita in regine di dipendenza o di libero professionista, con totale autonomia, in strutture sanitarie pubbliche o private, usando metodiche incruente di tipo idromassoterapico, ortesico digitale e plantare per la risoluzione delle patologie di sua competenza.
Il podologo tratta gli stati algici del piede, dall'età pediatrica a quella geriatrica e in dettaglio le ipercheratosi (callosità), le deformazioni, le malformazioni e i dismorfismi dei piedi e delle dita. Il suo profilo professionale è stabilito giuridicamente dal DM 666 del 14 settembre 1994 e successive modifiche ed integrazioni.
Nelle sue competenze rientrano anche le asportazioni di tessuti cheratinici di grandi entità (cheratodermie), gli ipertrofismi ungueali come onicogrifosi e onicauxi; provvede inoltre alla riabilitazione del passo con tecniche riabilitative attive e passive e con l'utilizzo di presidi ortesici digitali e ortesici plantari di tipo biomeccanico e posturale.
Valuta l'anatomia del piede e la sua funzionalità (in statica e dinamica) con tecniche diagnostiche quali la podoscopia, baropodometria e stabilometria; inoltre purché si mantenga nei limiti della non invasività, può avvalersi di terapie di natura fisica per la cura delle patologie più varie di propria competenza come: le onde d'urto, gli ultrasuoni, la laser-terapia, la foto-terapia, ecc. Nel solo caso in cui siano presenti verruche ulcerate, è necessaria la prescrizione medica per il trattamento, come esplicitamente previsto dal DM 666 del 14 settembre 1994.
Inoltre il podologo trova campo di applicazione delle proprie conoscenze in posturologia, in quanto il piede è un importante recettore del sistema tonico posturale (STP). Un assetto sbagliato del piede spesso derivante da ipertono-ipotono di catene muscolari crea uno squilibrio del STP che può causare dolori cronici recidivanti. L'applicazione di stimoli propriocettivi che modulano il segnale degli organi recettoriali del muscolo (apparato tendineo del Golgi e fusi neuromuscolari) possono riequilibrare lo squilibrio ed eliminare le tensioni.
Infine il podologo assiste all'educazione dei pazienti con patologie a rischio e collabora con i colleghi degli altri ordini medico-sanitari per la gestione delle persone affette da patologie che richiedono un approccio multi-disciplinare.
(Fonte: Wikipedia)
VISITA PODOLOGICA GLOBALE
La visita del piede non si ferma al solo distretto specifico ma verifica e constata eventuali patologie che possono sussistere a livello della schiena, del ginocchio, della tibia.

La VISITA PODOLOGICA
comprende:
- ANAMNESI
- ESAME OBIETTIVO DEL PIEDE FUORI CARICO (ispezione, palpazione, percussione, analisi dei punti dolenti)
- ESAME DEL PIEDE AL PODOSCOPIO SOTTO CARICO
- ESAME BIOMECCANICO della funzionalità articolare: flesso-estensione dell'articolazione tibio-tarsica, stabilità dell'articolazione tibio-tarsica inversione, eversione, dell'articolazione astragalo-calcaneare o sottoastragalica, escursione dell'articolazione medio-tarsica, tarso metatarsale, metatarso falangee, interfalangee, flesso-estensione dell'alluce .
- ESAME POSTURALE e dei rapporti tra arti inferiori, bacino e rachide: assetto posturale globale, posizione del tronco, bacino, ginocchio, rotula, tibia e del piede
- ANALISI DELL'APPOGGIO E DELLA DEAMBULAZIONE su pedana baropodometrica Rs SCAN
- VALUTAZIONE E CONTROLLO DEL PIEDE E DELLE SUE FUNZIONI con sistema M.A.S.
- ESAME DELLA CALZATURA
Trattamenti personalizzati
Il riconoscimento delle anomalie strutturali e funzionali che producono alterazioni della postura e della deambulazione, deformità e lesioni dolorose e i metodi di trattamento specifici consentono di raggiungere un controllo completo
delle comuni alterazioni
dei piedi.
Tutti i nostri servizi
sono personalizzati
e valutati singolarmente, in modo da garantire
sempre, ad ogni paziente, le cure
e i trattamenti migliori
per la soluzione
delle alterazioni cutanee, posturali
e d'appoggio
del piede.
Efficaci ed avanzati sistemi per l'osservazione e controllo delle funzioni del piede e degli arti inferiori
Nelle immagini seguenti è possibile osservare:
- la pedana Rs Scan per l'esame baropodometrico in statica e in dinamica;
- il digitalizzatore amfit 3D, utilizzato per la rilevazione dell'impronta del piede, la progettazione e la realizzazione di ortesi plantari su misura;
- il sistema M.A.S (Measuring Analysis System) che consente l'analisi stabilometrica, biomeccanica del piede durante la deambulazione e/o la corsa e l' analisi qualitativa della marcia (gait analysis) con videocamera sincronizzata.
Per maggiori informazioni sulle strumentazioni descritte consultare la sezione ESAMI STRUMENTALI.
ANALISI STATICA:
Il paziente sale sulla pedana scalzo ed in posizione rilassata e naturale, l'analisi permette di misurare la distribuzione delle pressioni plantari nella posizione eretta e valutare le caratteristiche d'appoggio del piede. L'analisi statica dunque, rappresenta superfici e carichi totali di appoggio di ciascun piede con dettagli dei valori relativi all'avampiede ed al retropiede, sovraccarichi metatarsali e digitali.
ANALISI DINAMICA:
Il paziente cammina sulla pedana nei due sensi di marcia, l'analisi consente di esaminare l'intero svolgimento del passo, in successione i vari momenti dell'appoggio: contatto del tallone, appoggio del piede, trasmissione del carico sull'intero distretto dell'avampiede e contemporaneo sollevamento del tallone, spinta sull'alluce e distacco dal suolo.
Fornisce i valori delle superfici, delle pressioni e velocità con visualizzazione del centro di pressione del singolo piede in ogni istante del rotolamento e la relativa risultante del passo. E' quindi possibile visualizzare il centro di pressione del singolo piede in ogni momento del passo. I dati ottenuti sono precisi, istantanei e totalmente ripetibili, questi vengono poi studiati e sviluppati e serviranno alla redazione del referto che correlato dalla stampe più rappresentative dell'esame sarà consegnato al paziente.
La valutazione statica e dinamica consente una migliore interpretazione dei difetti biomeccanici del paziente differenziando atteggiamenti di compenso dai difetti anatomici di una certa entità ed individuando eventuali compensi dovuti ad anomalie presenti a livello di schiena, anca, ginocchio.
L'esame baropodometrico è quindi un valido ausilio per la formulazione della diagnosi e per dare più precise indicazione terapeutiche riabilitative o di trattamento ortesico finallizzato alla realizzazione di ortesi plantari plantari o digitali personalizzate (SU MISURA). L'esame baropodometrico andrà successivamente ripetuto per valutare l'efficacia delle ortesi, e, nel tempo, i miglioramenti del piede.
ELABORAZIONE PROGETTO PLANTARE: Per mezzo del computer e dei sistemi CAD è possibile osservare come l'ortesi plantare modifica l'appoggio del piede, verranno poi inserite nel progetto ulteriori correzioni adatte a compensare la patologia rilevata.
L'entità e la localizzazione delle correzioni è, quindi, eseguita con la valutazione del piede sul paziente in tempo reale.
Materiali/densità, dimensioni e spessori terranno conto delle alterazioni di appoggio, delle patologie del paziente e della calzatura che dovrà ospitare l'ortesi plantare.
REALIZZAZIONE ORTESI PLANTARE CON SISTEMA CAD-CAM: Disegnata l'ortesi plantare con utilizzo di programma 3D si avvia lavorazione del plantare con una fresatrice a controllo numerico computerizzato CAM per la modellazione dei solidi. Il materiale viene quindi asportato secondo le indicazioni prodotte dal progetto.
L'ORTESI PLANTARE
è realizzata in E.V.A. 100% (Etilene Vinil Acetato) materiale biocompatibile, anallergico con caratteristiche di elasticità elevata, flessibilità, dotato di ottima resistenza allo schiacciamento e all'abrasione, indeformabile nel tempo. In relazione all'utilizzo specifico possono essere scelte densità diverse ed in alcuni casi si può preferire un grezzo con materiali ad aree di portanza differenziata. Il risultato sarà un plantare in grado di migliorare l'appoggio del piede e la deambulazione.

La realizzazione di un plantare
moderno è qualcosa di estremamente sofisticato. La rilevazione dell'impronta che precede la realizzazione del plantare viene effettuata con tecnologia CAD tramite il digitalizzatore Amfit 3D previa valutazione clinica e strumentale.
Il paziente sale sulla pedana e dopo il corretto funzionamento (allineamento del retropiede-avampiede) i sensori del digitalizzare si alzano fermandosi a contatto col piede, i piedi vengono letti uno alla volta a mezzo della pedana digitalizzatrice ottenendo la rappresentazione tridimensione dell'anatomia del piede sotto carico. Al termine della lettura del piede i dati appaiono sul monitor del computer e si potrà rilevare con precisione ogni dettaglio e caratteristica del piede (impronta con difetto). Successivamente si effettua un'ulteriore scansione plantare posizionando l'articolazione sottoastragalica in neutralità, il digitalizzatore catturerà il contorno plantare del piede e solo allora si avrà il punto di partenza per la progettazione dell'ortesi plantare (impronta corretta).
DISPOSITIVI MEDICI IN CAMPO PODOLOGICO

ORTESI PODALICHE AL SILICONE
Le ORTESI IN SILICONE, realizzate su misura
trovano indicazione in tutte le deviazioni metatarso-falangee ed interfalangee e nelle deformazioni multiple dell'avampiede (alluce valgo, dita a martello, in griffe, V dito varo, dita abdotte
o addotte) accompagnate o meno a lesioni ipercheratosiche e nelle algie che originano da vizi di pressioni.
Il fine è quello di correggere, attraverso posture adatte, le deviazioni distali, risolvere
le lesioni dolorose
che ne risultano, migliorare
la funzionalità
del distretto avampodalico
e ridurre
la classica metatarsalgia.
La costruzione delle ortesi progettate e realizzate direttamente sul piede del paziente, avvalendosi delle conoscenze della biomeccanica podalica, richiede la preliminare valutazione clinica
e funzionale del piede.
Le ortesi in silicone, protettive
e/o posturali
sono sempre tollerate dal paziente, non creano fastidi
e sono ben alloggiabili nelle calzature di serie.
ALLUCE VALGO E II DITO SOVRADDOTTO - L'ORTESI IN SILICONE POSTURALE CORRETTIVA
L'ortesi dorso-plantare tratta il valgismo dell'alluce
e consente il riallineamento
del II dito
grazie all'elemento sotto-diafisario.

ORTESI PODALICHE PLANTARI
Esame al podoscopio per osservazione dell'impronta plantare

Le ORTESI PLANTARI FUNZIONALI, SEMI-FUNZIONALI
o ACCOMODATIVE
sono realizzate su misura, per tutti gli stati algici del piede, con assoluta esclusione di impiego di plantari pre-fabbricati e solo dopo accurata valutazione clinico preliminare e funzionale del piede (esame baropodometrico in statica e dinamica con pedana Rs Scan, analisi stabilometrica e biomeccanica del piede durante la marcia e/o la corsa con sistema M.A.S.).
Ortesi, quindi, progettate specificamente per il paziente grazie all'osservazione del piede
e degli arti inferiori
durante l'attività dinamica e di carico e realizzate a partire dalla rappresentazione tridimensionale del piede rilevata utilizzando il digitalizzatore amfit 3D
e ottenuta con l'articolazione sottoastragalica
in posizione neutra.
Le ortesi, realizzate nel nostro studio sono, quindi, ortesi funzionali, semi-funzionali o accomodative che seguono lo svolgimento del passo fino allo stacco dal suolo riducendo gli ipercarichi in ogni fase di appoggio, permettendo e garantendo una correzione degli squilibri tra il retropiede e l'avampiede che sono alla base della maggior parte dei disturbi meccanici del piede.
Ortesi plantari funzionali e/o accomodative su misura progettate e realizzate con strumentazioni all'avanguardia
L'impiego di tecnologie tridimensionali, dinamiche e cinematiche consente di affrontare in maniera innovativa lo studio del piede e del funzionamento degli arti inferiori durante l'attività dinamica e di carico ed è indispensabile per la progettazione e corretta realizzazione delle ortesi plantari su misura, per le diverse patologie del piede.
Il digitalizzatore amfit 3D, la pedana baropodometrica Rs Scan e il sistema M.A.S, avanzati e efficaci strumenti per l'osservazione del piede e il controllo delle sue funzioni, permettono anche di valutare l'efficacia delle ortesi plantari funzionali e/o accomodative e, nel tempo, i miglioramenti del piede.
ANALISI DINAMICA CON M.A.S.
Valutazione e controllo del piede e delle sue funzioni con sistema M.A.S.

DIGILITALIZZATORE AMFIT 3D

Le ORTESI PLANTARI sono realizzate su misura
a partire dall'impronta tridimensionale del piede, rilevata con digitalizzatore AMFIT 3D
e ottenuta con l'articolazione sottoastragalica in posizione neutra. Le informazioni cliniche, lo studio biomeccanico (osservazione del piede e del funzionamento degli arti inferiori durante l'attività dinamica e di carico con utilizzo della pedana Rs Scan e sistema M.A.S.) e l' acquisizione digitalizzata delle impronte consentono una accurata progettazione delle ortesi plantari
PLANTARI REALIZZATI IN MATERIALE E.V.A.

Le
ORTESI PLANTARI sono realizzate in
E.V.A 100% ( Etilene Vinil Acitato),
materiale biocompatibile,
anallergico con caratteristiche di
elasticità elevata,
flessibilità, inderformabile nel tempo.
In relazione all'utilizzo specifico possono essere scelte densità diverse
e in alcuni casi si può preferire un grezzo con materiali ad aree di portanza differenziata. Il risultato sarà un plantare in grado di migliorare l'appoggio del piede e la deambulazione.
ORTONIXIA - ORTESI UNGUEALI
L'ORTONIXIA è una metodica terapeutica che consente la rieducazione della lamina ungueale; Il trattamento, oltre che correttivo, è soprattutto antalgico poiché si rivolge a unghie morfologicamente involute, a tegola, a plicatura laterale e/o incarnite restituendo all'unghia un aspetto sano e morfologicamente corretto.
In questi ultimi anni si sono sviluppate differenti tecniche in sostituzione della graffa metallica tradizionale; presso il nostro studio si effettua la correzione della lamina ungueale con barrette B/S in duroplast, materiale plastico rafforzato con fibre di vetro, che si presentano come una lamina incolore, piatta ed elastica.
La tecnica, efficace
e non invasiva, permette di ridurre facilmente l'eccessiva curvatura trasversale della lamina ungueale in modo sicuro ed indolore; risolve definitivamente il costante e doloroso conflitto tra i bordi della lamina eccessivamente curva e i solchi ungueali, prevenendo la formazione di dolorose callosità perungueali (onicofosi) e i processi lesivi della cute (unghia incarnita). È un trattamento, quindi, ideale per unghie incarnite, involute o per prevenire tali patologie.
Nei casi di onicocriptosi,
dopo 10-21 giorni dall'intervento di ablazione parziale-laterale (trattamento conservativo dell'unghia incarnita), può essere impiegata per impedire fenomeni di recidiva durante la fase di ricrescita dell'unghia.
La barretta B/S, lamella rieducativa, viene applicata sulla superficie ungueale da vallo ungueale a vallo ungueale per mezzo di colla adesiva. Il particolare materiale elastico di cui è costituita tenderà a far tornare la lamella nella sua forma originaria trascinando così l'unghia che acquisterà una corretta curvatura. Subito dopo l'applicazione dell'ortesi ungueale si realizza una correzione lenta e progressiva dell'iper curvatura unguale; le parti laterali dell'unghia subiscono una trazione "dolce" verso l'alto, si riduce la deformazione con immediata risoluzione del dolore
al livello dei solchi perungueali che non dovranno più sopportare gli sforzi meccanici dell'unghia.
L'intensità della trazione può essere regolata a seconda delle necessità assottigliando lo spessore della barretta o applicando due barrette (B/S) una di seguito all'altra in modo parallelo per aumentare la trazione.
Questo trattamento permette, quindi, un buon recupero morfo-funzionale del complesso ungueale
apportando immediato sollievo ed evitando i disagi che causano dolori cronici a carico delle unghie del piede e il ricorso ai trattamenti podologici ravvicinati.
Unghia prima dell'ortonixia (trattamento ortesico ungueale)

Trattamento ortesico ungueale, risultato ottenuto dopo circa 40min dall'applicazione della lamella rieducativa B/S sull'unghia

FELTRAGGI
Le ortesi che si realizzano con il feltro rappresentano un valido aiuto in tutti i casi in cui è necessario un intervento atto ad alleviare situazioni traumatiche di tipo acuto.
Tali ortesi costituiscono il primo passo per arrivare poi all'utilizzo di ortesi in silicone digitali o ortesi plantari più igieniche e durature.
Il FELTRO
protegge e offre il massimo alleggerimento del carico pressorio
in presenza di metatarsalgia
e/o ipercheratosi
più o meno profonda, callosità neurovascolare
localizzata sotto una delle teste metatarsali, casi in cui è di primaria importanza dare un'adeguata protezione; Permette, cioè, che il carico gravante sul punto dolente venga indirizzato sulle zone circostanti più ampie, sia in fase statica che dinamica. Notevole è il beneficio per la parte da proteggere, soluzione ideale quindi per ridurre la callosità, l'infiammazione nei casi più gravi, favorire la risoluzione dell'ulcerazione.
Si può utilizzare il feltro in qualsiasi punto del piede, a livello plantare, dorsale, laterale e negli spazi interdigitali con ampia possibilità di scelta in spessore o consistenza.
Le ortesi, piccole o grandi, realizzate utilizzando il feltro, sono fissate al piede stesso tramite l'adesivo del feltro e con l'ausilio di strisce di cerotto.
Un feltraggio
studiato su misura, sia in spessore che in taglia risulta protettivo
della parte lesa o di riposo per l'articolazione dolente
così che il piede possa ricevere un immediato sollievo
e trovarsi in condizioni di ripresa
della sua funzionalità.
Realizzazione di feltraggio di scarico
L'esame del paziente in scarico evidenziava la presenza di cheratosi (callosità) con raccolta ematica sotto la testa della III testa metatarsale per caduta dell'arco trasverso anteriore. Dopo aver rimosso l'ipercheratosi è stato realizzato un feltraggio per ridurre il carico pressorio a livello della III testa metatarsale.
Il feltro
rende più sopportabile il difetto primitivo del piede alleviando la sintomatologia dolorosa e controllando la lesione secondaria in attesa della progettazione di un ortesi plantare su misura.

